Una tuta ed un giorno di giugno

Una tuta ed un giorno di giugno, alessia milanese, thechilicool, fashion blog, fashion blogger, aeronautica militare

If you do what you want, when you want. If you never question your crazy little voice. If you think getting thoroughly lost is the best way to find yourself. If you know you’re good, but can always be better. If you believe failure is a teacher. If you wake up thinking every day could be ‘that day’ you talk about for years. If you never ever ever ever ever quit. If you leap first, look later. If you believe there’s nothing, absolutely nothing you can’t do. You’re one of us. Just do it”.

Come quando un giorno di giugno mi hanno portato a bere un caffè senza dirmi il come e il perché. Poco dopo l’alba, rosa per l’occasione, naso all’insù dopo un altro temporale. Come quando dopo cena abbiamo deciso che la notte è più bella a piedi anche con la tuta e anche con il caldo e abbiamo camminato come se il destino potesse attendere ancora per un po’. Come quando abbiamo capito che i nostri occhi parlino di noi, delle nostre emozioni, del nostro sentire, del nostro volere più di quanto a noi è dato supporre. Un’occhiata improvvisa, occhi negli occhi per un fugace anelito d’infinito, lo sfiorarsi ripetutamente di anime nate per incontrarsi, quel gesto inconsapevole con cui si aprono nuove esistenze sono parole che non riusciamo o che non vogliamo dire che affidiamo ai nostri occhi. Con la stessa bellezza delle parole che vorremmo usare.

E che prendono forma ogni volta che temiamo di non potercela fare. E poi accade. Che decidi che vuoi, semplicemente, di più. Ambiziosa come sei con questa vita e con i tuoi desideri. E sposti più in alto l’asticella da superare e più in là il confine del tuo orizzonte. La frazione di secondo in cui il piede tocca l’asfalto. E il cuore accelera il suo battito. La convinzione di non potercela fare che lascia spazio alla certezza di poterci riuscire, con fatica e sorrisi che partono dal cuore. La mente che si scioglie e le gambe con lei: siamo cuore più che carne e ad ogni passo ce ne rendiamo conto. Incurante del tempo e dei capelli e del trucco e del resto del mondo. È fatica. E’ libertà, quella che ti inchioda ad un paesaggio che conosci ma che, come mai prima, guardi con occhi diversi. Nelle orecchie solo il rumore del silenzio. Senza una sola nota, senza alcun suono se non quello del tuo cuore che batte.E alla fine non importa del tempo, del caldo, dell’afa. Importa solo che stai correndo.
Canta, se ne hai voglia. danza passi che tu sola conosci. Nella tua mente e non solo. Guardati intorno che tutto è bellezza. Cambia tragitto, perché tutto ciò che l’ha preceduta altro non era se non chilometri senza un traguardo. Sfogati. Suda. Sii te stessa senza pensarci, ed è così che dovrebbe essere, sempre. Superati nell’idea che hai di te. E ti accorgerai che stai correndo, nel modo migliore in cui tu lo possa fare. Cuore e mente.
Con quella forza d’animo che ti tiene in bilico sui tacchi a spillo, quando alle tre di mattina l’unico desiderio è camminare a piedi nudi, lì, sull’asfalto. Datti un obiettivo, qualunque esso sia. E inizia a vivere. 

If you do what you want, when you want. If you never question your crazy little voice. If you think getting thoroughly lost is the best way to find yourself. If you know you’re good, but can always be better. If you believe failure is a teacher. If you wake up thinking every day could be ‘that day’ you talk about for years. If you never ever ever ever ever quit. If you leap first, look later. If you believe there’s nothing, absolutely nothing you can’t do. You’re one of us. Just do it”. Come quando un giorno di giugno mi hanno portato a bere un caffè senza dirmi il come e il perché. Poco dopo l’alba, rosa per l'occasione, naso all'insù dopo un altro temporale. Come quando dopo cena abbiamo deciso che la notte è più bella a piedi anche con la tuta e anche con il caldo e abbiamo camminato come se il destino potesse attendere ancora per un po’. Come quando abbiamo capito che i nostri occhi parlino di noi, delle nostre emozioni, del nostro sentire, del nostro volere più di quanto a noi è dato supporre. Un’occhiata improvvisa, occhi negli occhi per un fugace anelito d’infinito, lo sfiorarsi ripetutamente di anime nate per incontrarsi, quel gesto inconsapevole con cui si aprono nuove esistenze sono parole che non riusciamo o che non vogliamo dire che affidiamo ai nostri occhi. Con la stessa bellezza delle parole che vorremmo usare. E che prendono forma ogni volta che temiamo di non potercela fare. E poi accade. Che decidi che vuoi, semplicemente, di più. Ambiziosa come sei con questa vita e con i tuoi desideri. E sposti più in alto l’asticella da superare e più in là il confine del tuo orizzonte. La frazione di secondo in cui il piede tocca l’asfalto. E il cuore accelera il suo battito. La convinzione di non potercela fare che lascia spazio alla certezza di poterci riuscire, con fatica e sorrisi che partono dal cuore. La mente che si scioglie e le gambe con lei: siamo cuore più che carne e ad ogni passo ce ne rendiamo conto. Incurante del tempo e dei capelli e del trucco e del resto del mondo. È fatica. E’ libertà, quella che ti inchioda ad un paesaggio che conosci ma che, come mai prima, guardi con occhi diversi. Nelle orecchie solo il rumore del silenzio. Senza una sola nota, senza alcun suono se non quello del tuo cuore che batte.E alla fine non importa del tempo, del caldo, dell’afa. Importa solo che stai correndo. Canta, se ne hai voglia. danza passi che tu sola conosci. Nella tua mente e non solo. Guardati intorno che tutto è bellezza. Cambia tragitto, perché tutto ciò che l’ha preceduta altro non era se non chilometri senza un traguardo. Sfogati. Suda. Sii te stessa senza pensarci, ed è così che dovrebbe essere, sempre. Superati nell’idea che hai di te. E ti accorgerai che stai correndo, nel modo migliore in cui tu lo possa fare. Cuore e mente. Con quella forza d’animo che ti tiene in bilico sui tacchi a spillo, quando alle tre di mattina l’unico desiderio è camminare a piedi nudi, lì, sull’asfalto. Datti un obiettivo, qualunque esso sia. E inizia a vivere. 

If you do what you want, when you want. If you never question your crazy little voice. If you think getting thoroughly lost is the best way to find yourself. If you know you’re good, but can always be better. If you believe failure is a teacher. If you wake up thinking every day could be ‘that day’ you talk about for years. If you never ever ever ever ever quit. If you leap first, look later. If you believe there’s nothing, absolutely nothing you can’t do. You’re one of us. Just do it”. Come quando un giorno di giugno mi hanno portato a bere un caffè senza dirmi il come e il perché. Poco dopo l’alba, rosa per l'occasione, naso all'insù dopo un altro temporale. Come quando dopo cena abbiamo deciso che la notte è più bella a piedi anche con la tuta e anche con il caldo e abbiamo camminato come se il destino potesse attendere ancora per un po’. Come quando abbiamo capito che i nostri occhi parlino di noi, delle nostre emozioni, del nostro sentire, del nostro volere più di quanto a noi è dato supporre. Un’occhiata improvvisa, occhi negli occhi per un fugace anelito d’infinito, lo sfiorarsi ripetutamente di anime nate per incontrarsi, quel gesto inconsapevole con cui si aprono nuove esistenze sono parole che non riusciamo o che non vogliamo dire che affidiamo ai nostri occhi. Con la stessa bellezza delle parole che vorremmo usare. E che prendono forma ogni volta che temiamo di non potercela fare. E poi accade. Che decidi che vuoi, semplicemente, di più. Ambiziosa come sei con questa vita e con i tuoi desideri. E sposti più in alto l’asticella da superare e più in là il confine del tuo orizzonte. La frazione di secondo in cui il piede tocca l’asfalto. E il cuore accelera il suo battito. La convinzione di non potercela fare che lascia spazio alla certezza di poterci riuscire, con fatica e sorrisi che partono dal cuore. La mente che si scioglie e le gambe con lei: siamo cuore più che carne e ad ogni passo ce ne rendiamo conto. Incurante del tempo e dei capelli e del trucco e del resto del mondo. È fatica. E’ libertà, quella che ti inchioda ad un paesaggio che conosci ma che, come mai prima, guardi con occhi diversi. Nelle orecchie solo il rumore del silenzio. Senza una sola nota, senza alcun suono se non quello del tuo cuore che batte.E alla fine non importa del tempo, del caldo, dell’afa. Importa solo che stai correndo. Canta, se ne hai voglia. danza passi che tu sola conosci. Nella tua mente e non solo. Guardati intorno che tutto è bellezza. Cambia tragitto, perché tutto ciò che l’ha preceduta altro non era se non chilometri senza un traguardo. Sfogati. Suda. Sii te stessa senza pensarci, ed è così che dovrebbe essere, sempre. Superati nell’idea che hai di te. E ti accorgerai che stai correndo, nel modo migliore in cui tu lo possa fare. Cuore e mente. Con quella forza d’animo che ti tiene in bilico sui tacchi a spillo, quando alle tre di mattina l’unico desiderio è camminare a piedi nudi, lì, sull’asfalto. Datti un obiettivo, qualunque esso sia. E inizia a vivere. 

If you do what you want, when you want. If you never question your crazy little voice. If you think getting thoroughly lost is the best way to find yourself. If you know you’re good, but can always be better. If you believe failure is a teacher. If you wake up thinking every day could be ‘that day’ you talk about for years. If you never ever ever ever ever quit. If you leap first, look later. If you believe there’s nothing, absolutely nothing you can’t do. You’re one of us. Just do it”. Come quando un giorno di giugno mi hanno portato a bere un caffè senza dirmi il come e il perché. Poco dopo l’alba, rosa per l'occasione, naso all'insù dopo un altro temporale. Come quando dopo cena abbiamo deciso che la notte è più bella a piedi anche con la tuta e anche con il caldo e abbiamo camminato come se il destino potesse attendere ancora per un po’. Come quando abbiamo capito che i nostri occhi parlino di noi, delle nostre emozioni, del nostro sentire, del nostro volere più di quanto a noi è dato supporre. Un’occhiata improvvisa, occhi negli occhi per un fugace anelito d’infinito, lo sfiorarsi ripetutamente di anime nate per incontrarsi, quel gesto inconsapevole con cui si aprono nuove esistenze sono parole che non riusciamo o che non vogliamo dire che affidiamo ai nostri occhi. Con la stessa bellezza delle parole che vorremmo usare. E che prendono forma ogni volta che temiamo di non potercela fare. E poi accade. Che decidi che vuoi, semplicemente, di più. Ambiziosa come sei con questa vita e con i tuoi desideri. E sposti più in alto l’asticella da superare e più in là il confine del tuo orizzonte. La frazione di secondo in cui il piede tocca l’asfalto. E il cuore accelera il suo battito. La convinzione di non potercela fare che lascia spazio alla certezza di poterci riuscire, con fatica e sorrisi che partono dal cuore. La mente che si scioglie e le gambe con lei: siamo cuore più che carne e ad ogni passo ce ne rendiamo conto. Incurante del tempo e dei capelli e del trucco e del resto del mondo. È fatica. E’ libertà, quella che ti inchioda ad un paesaggio che conosci ma che, come mai prima, guardi con occhi diversi. Nelle orecchie solo il rumore del silenzio. Senza una sola nota, senza alcun suono se non quello del tuo cuore che batte.E alla fine non importa del tempo, del caldo, dell’afa. Importa solo che stai correndo. Canta, se ne hai voglia. danza passi che tu sola conosci. Nella tua mente e non solo. Guardati intorno che tutto è bellezza. Cambia tragitto, perché tutto ciò che l’ha preceduta altro non era se non chilometri senza un traguardo. Sfogati. Suda. Sii te stessa senza pensarci, ed è così che dovrebbe essere, sempre. Superati nell’idea che hai di te. E ti accorgerai che stai correndo, nel modo migliore in cui tu lo possa fare. Cuore e mente. Con quella forza d’animo che ti tiene in bilico sui tacchi a spillo, quando alle tre di mattina l’unico desiderio è camminare a piedi nudi, lì, sull’asfalto. Datti un obiettivo, qualunque esso sia. E inizia a vivere. 

If you do what you want, when you want. If you never question your crazy little voice. If you think getting thoroughly lost is the best way to find yourself. If you know you’re good, but can always be better. If you believe failure is a teacher. If you wake up thinking every day could be ‘that day’ you talk about for years. If you never ever ever ever ever quit. If you leap first, look later. If you believe there’s nothing, absolutely nothing you can’t do. You’re one of us. Just do it”. Come quando un giorno di giugno mi hanno portato a bere un caffè senza dirmi il come e il perché. Poco dopo l’alba, rosa per l'occasione, naso all'insù dopo un altro temporale. Come quando dopo cena abbiamo deciso che la notte è più bella a piedi anche con la tuta e anche con il caldo e abbiamo camminato come se il destino potesse attendere ancora per un po’. Come quando abbiamo capito che i nostri occhi parlino di noi, delle nostre emozioni, del nostro sentire, del nostro volere più di quanto a noi è dato supporre. Un’occhiata improvvisa, occhi negli occhi per un fugace anelito d’infinito, lo sfiorarsi ripetutamente di anime nate per incontrarsi, quel gesto inconsapevole con cui si aprono nuove esistenze sono parole che non riusciamo o che non vogliamo dire che affidiamo ai nostri occhi. Con la stessa bellezza delle parole che vorremmo usare. E che prendono forma ogni volta che temiamo di non potercela fare. E poi accade. Che decidi che vuoi, semplicemente, di più. Ambiziosa come sei con questa vita e con i tuoi desideri. E sposti più in alto l’asticella da superare e più in là il confine del tuo orizzonte. La frazione di secondo in cui il piede tocca l’asfalto. E il cuore accelera il suo battito. La convinzione di non potercela fare che lascia spazio alla certezza di poterci riuscire, con fatica e sorrisi che partono dal cuore. La mente che si scioglie e le gambe con lei: siamo cuore più che carne e ad ogni passo ce ne rendiamo conto. Incurante del tempo e dei capelli e del trucco e del resto del mondo. È fatica. E’ libertà, quella che ti inchioda ad un paesaggio che conosci ma che, come mai prima, guardi con occhi diversi. Nelle orecchie solo il rumore del silenzio. Senza una sola nota, senza alcun suono se non quello del tuo cuore che batte.E alla fine non importa del tempo, del caldo, dell’afa. Importa solo che stai correndo. Canta, se ne hai voglia. danza passi che tu sola conosci. Nella tua mente e non solo. Guardati intorno che tutto è bellezza. Cambia tragitto, perché tutto ciò che l’ha preceduta altro non era se non chilometri senza un traguardo. Sfogati. Suda. Sii te stessa senza pensarci, ed è così che dovrebbe essere, sempre. Superati nell’idea che hai di te. E ti accorgerai che stai correndo, nel modo migliore in cui tu lo possa fare. Cuore e mente. Con quella forza d’animo che ti tiene in bilico sui tacchi a spillo, quando alle tre di mattina l’unico desiderio è camminare a piedi nudi, lì, sull’asfalto. Datti un obiettivo, qualunque esso sia. E inizia a vivere. 

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29 comments on “Una tuta ed un giorno di giugno

  1. Chiara
    Giugno 28, 2016 at 5:30 pm

    Stupenda questa tuta!!!!
    Baci
    Chiara – http://www.shesinfashionblog.com

  2. lucia
    Giugno 28, 2016 at 6:39 pm

    Mi piace moltissimo il colore di questa tuta, ti sta davvero bene!
    Lucia
    http://legallychic.org/outfit-long-dress-marchesa/

  3. Federica Spinelli
    Giugno 28, 2016 at 6:42 pm

    Devo dire proprio carina, e sicuramente comoda! baci
    Federica – Cosa Mi Metto???

  4. Elena
    Giugno 28, 2016 at 7:15 pm

    Deliziosa questa tuta!

    xoxo
    http://www.bellezzefelici.blogspot.com

  5. Signorinaclub
    Giugno 28, 2016 at 7:50 pm

    Nice outfit)!
    Elena
    http://signorinaclub.ru/najdi-sebya/

  6. Silvia
    Giugno 28, 2016 at 7:57 pm

    riesci a rendere femminile anche una tuta, sei bellissima!

  7. alice
    Giugno 28, 2016 at 8:25 pm

    Stai benissimo!
    (ma muoio di caldo per te!)

    Alice Cerea,
    Babywhatsup.com

  8. S
    Giugno 28, 2016 at 9:24 pm

    Sei suoperchic anche in tuta Ale!
    Troppo stiloso il tocco verde dei calzini! 🙂
    Baci!
    S
    http://s-fashion-avenue.blogspot.it

  9. Elisa
    Giugno 28, 2016 at 10:28 pm

    Mi piace la tuta!!!

  10. Cristiane
    Giugno 28, 2016 at 10:40 pm

    La borsa é meravigliosa!

  11. carmen vecchio
    Giugno 28, 2016 at 11:26 pm

    un colore favoloso per una tuta

    Mrs NoOne

  12. Eleonora
    Giugno 28, 2016 at 11:50 pm

    Beh molto carina la tutina! 😀

  13. enrica
    Giugno 29, 2016 at 12:43 am

    davvero cacino questo outfit sportivo 🙂

    blog: http://www.fashi0n-m0de.blogspot.it
    youtube: youtube.com/channel/UCq_Aya-v4acfRK4qUYgi6vA

  14. little fairy fashion
    Giugno 29, 2016 at 6:58 am

    Un capo che non amo molto ma può sempre essere utile. Kiss
    “Un grande fiocco per un look easy” ora sul mio blog http://www.littlefairyfashion.com

  15. Elisa Negro consulenza d'immagine
    Giugno 29, 2016 at 7:51 am

    Mi piace questo stile “street” fashion. Una punta di aggressività che non va ad intaccare grazia e femminilità! La tua sport se ben abbinata, ma soprattutto se portata con atteggiamento e stile, può risultare una divisa di moderna eleganza per una donna sporty ma, allo stesso tempo, romantica e graziosa!
    Ottimo tutto il tuo blog. Bravissima.
    Elisa Negro – consulente d’immagine e personal stylist

  16. Martina
    Giugno 29, 2016 at 9:12 am

    Carinissima questa tuta!
    LA BORSA DI MARTINA

  17. Maggie Dallospedale
    Giugno 29, 2016 at 11:11 am

    Tu riesci a portare con eleganza assoluta anche la tuta.
    questa poi è bellissima.
    un bacione
    Maggie Dallospedale Fashion diary – Fashion blog

  18. Marina
    Giugno 29, 2016 at 11:32 am

    Fantastica questa tuta! Mi piace molto anche il colore! 🙂
    Baci,
    Marina
    http://www.maridress.it

  19. Edita
    Giugno 29, 2016 at 1:24 pm

    Adoreeee the casual chic!
    http://www.pret-a-reporter.co.uk/blog/edita-wears-floral-organza/

  20. elisa
    Giugno 29, 2016 at 1:58 pm

    Mi piaci anche in veste sportiva! 🙂
    xxx

    Ellysa

  21. Carmy
    Giugno 29, 2016 at 2:05 pm

    che carina questa tuta, io causa caldo ho interrotto un po’ il workout o sarai corsa a comprarla, un bel look sprona di più a muoversi 🙂
    un bacio

  22. Marianna Farese
    Giugno 29, 2016 at 4:21 pm

    Carinissima questa tuta!
    Marianna
    http://www.heelsallure.com

  23. Dario
    Giugno 29, 2016 at 10:20 pm

    Bello il colore fashionseducer.com

  24. Elisabetta B
    Giugno 30, 2016 at 10:34 am

    E ti sta super bene!!!

    http://www.elisabettabertolini.com

  25. Meggy Fri
    Giugno 30, 2016 at 1:19 pm

    Durante l’estate mi spiace sfoderare spesso look sportivi…Mi piace tanto questa tuta, bello il colore e il modello!

  26. Beauty Follower
    Giugno 30, 2016 at 10:00 pm

    Great sweatpants+hoody… love the colour!

    https://beautyfollower.blogspot.gr/

  27. Salvo
    Giugno 30, 2016 at 11:50 pm

    La tuta è bellissima … Tu la esalti!
    Salvo

  28. Ania
    Luglio 1, 2016 at 12:15 am

    Wow! you look so cool <33 love your style 🙂
    http://anna-and-klaudia.blogspot.com/
    Like me on FACEBOOK
    Buy my clothes!Sale!

  29. donatella gaeta
    Luglio 1, 2016 at 10:26 pm

    bellissima la tuta di questo colore Ale!

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