Di quando ti svegli nella penombra del mattino; di quando ti lasci mordere da un raggio di sole sul viso; di quando rifletti assorta mentre lo zucchero si scioglie lentamente nel caffè; di quando il treno l’hai preso per vedere il mare e per vedere come diventava un tutt’uno laggiù con il cielo.

“E poi ti ho visto, con la forza di un aeroplano, prendere in mano la tua vita e trascinarla in salvo”.

Note fusion accompagnavano il risveglio dei sensi in bilico tra sogno e realtà. La strada era deserta e lo spazio si faceva libero per le emozioni che avrebbero aperto la via di lì a poco. Be true to you, erano soliti ripeterle. Sii vera nei confronti di te stessa. Qualunque cosa esso significhi. E forse ognuno lo crea da sè, il significato. Scegli con cura i colori delle tue giornate, le sfumature dei tuoi sentimenti, l’azzurro del cielo, ma anche il nero della notte. Inebriati di profumi che evocano terre lontane o, più semplicemente, ti riportano a casa, ovunque essa sia. Il pane appena sfornato, l’erba appena tagliata, gli alberi appena fioriti. Appena. Vocali, consonanti, una parola, infiniti significati, come infinite sono le sfumature di blu, e d’azzurro. Consuetudini, rituali, abitudini che a volte cerchiamo di rifuggire ma che alla fine profumano di casa, e ad essa ci riportano. Piccoli gesti scaramantici da ripetere ogni giorno.

Semplici movimenti che danno quella sensazione di conforto alla giornata. Movimenti che danno una ragione al cuore, lo fanno sentire a casa anche a migliaia di chilometri, da quella che è casa per davvero. Colori – profumi – note – attimi – a volte anche qualche silenzio. O forse proprio quelli. Notti ma sopratutto albe. Angoli di mondo calpestato. Dubbi e risposte e domande e certezze. Parole rubate al dizionario di qualche isola sperduta in un oceano lontano da noi. Immagini. Come una matita appuntita su un foglio bianco. Disegni futili. L’essenziale e ciò che è superfluo per tutto tranne che per il cuore.

Ad ognuno il suo rituale. Il mio prende forma con lettere che compongono parole, e poi frasi, e ancora paragrafi. Scrivere è il più autentico dei rituali. Scrivere li racchiude tutti, li abbraccia, li racconta. E’ un po’ come fare l’amore. Andare a vedere il mare d’inverno. Essere fedeli ad un profumo. E poi tradirlo senza sentirsi in colpa e giuragli di nuovo amore eterno. In a manner of speaking dei Nouvelle Vague. La biancheria intima di pizzo nera in una giornata qualunque. Pensare che dovremmo fare tutti di più. Farlo. Non prendersi sul serio che qualcuno lo starà già facendo. Sognare incessantemente anche solo con la mente. Fotografare i prati e poco importa se sono commerciali. Leggere a voce alta e imparare poesie d’amore. Un piccolo cuore da tatuarsi tra le dita. Lasciar andare le cose che non ci appartengono più. Continuare a credere che qualcosa di straordinario sia possibile e da qualche parte forse su un fuso a una manciata di ore da noi ci sta aspettando.
Basta desiderarlo con tutto il cuore che abbiamo in corpo ed appena un pizzico di follia. Appena.

Teatro di questo shooting il Villaverde Resort Spa&Golf di Fagagna, uno dei Borghi più belli d’Italia, un punto di partenza strategico per raggiungere in poco tempo, in auto, areo privato, o elicottero, luoghi che non hanno eguali, per bellezza, suggestività, passato come le calli e i ponti di Venezia, le vette incontaminate delle Dolomiti, la verde Austria, le grotte e i laghi della Slovenia. Importante è anche il background storico che sottende al resort, ovvero la storia del territorio dal 90 a.C. : Aquileia ed i suoi resti del periodo Romano, Cividale e la sua influenza longobarda, Grado con i suoi mosaici bizantini e la sua splendida laguna. Ed infine Trieste, città con una storia che va dal periodo romanico a quello asburgico: splendidi la piazza che si affaccia sul mare, i suoi palazzi, il suo Golfo e la Barcolana, storica regata velica di caratura internazionale.

L’idea di Gabriele Lualdi, che di Villaverde resort spa&golf è la mente, è quella di offrire un insieme di servizi coordinati tra loro con l’obiettivo di mettere al centro il cliente e il suo benessere psicofisico. Il Resort, 4 stelle superior, si affaccia sullo splendido campo da golf del Golf Club Udine e offre ai suoi ospiti, golfisti, sportivi, viaggiatori, uomini d’affari, una serie di servizi per il loro benessere psicofisico come l’ area wellness, un centro medico basato sulla prevenzione e la medicina del movimento, una palestra attrezzata con macchinari Technogym, una sala Meeting dalla superficie ovale di circa 100 mq, il Villaverde Bar&Restaurant, in cui degustare il menu legato alle primizie di stagione, con prodotti freschi locali di alta qualità. Il ristorante, con le sue splendide terrazze che si affacciano sul campo da golf è sicuramente il luogo ideale dove il piacere del gusto incontra quello della vista. O ancora, sorseggiare un cocktail al Degusto Lounge Bar, scegliendo fra le 100 etichette di selezionati vini locali, italiani e francesi, ammirando il meraviglioso panorama sul campo da golf e sulle Alpi Giulie. Per concedersi una cena speciale tra amici o in famiglia, la tappa obbligata è invece il Privilegium Restaurant, grazie all’interazione con lo Chef due stelle Michelin, Arnold Pucher, che si delinea in una piacevole conversazione che accompagna l’atmosfera di una cena privata a un’esperienza gastronomica indimenticabile e innovativa.

Se siete amanti dello sport immancabile è la tappa al Villaverde Championship Golf Course, il campo da golf che si erge in una cornice meravigliosa, circondata da colline ricoperte di querce e faggi, dove le 18 buche si integrano armoniosamente all’interno di un area di 85 ettari.

Villaverde resort spa&golf è il luogo ideale per vivere la natura, ad una distanza conveniente da alcune delle più belle città come Trieste e Venezia. A pochi chilometri si possono degustare i migliori Prosciutti di San Daniele, in tipiche prosciutterie storiche accompagnati dai migliori vini dei Colli Orientali del Friuli.

Villaverde resort..dove il tempo sembra sospeso fra sogno e realtà.

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Ph./Video MAX FIORINDO