Ero da sola, in quel parco, mentre l’autunno stendeva pennellate sature di colore sulle foglie e sulla pianura, come il più esperto dei pittori. Era forse il primo vero autunno che assaporavo così nel profondo. Per cogliere davvero la poesia dell’autunno, per sentirsene avvolti e quasi trasportati come da un fiume di colori e sensazioni, bisogna stare in campagna, sentire il rumore delle foglie che cadono lente sul sentiero. Svegliarsi la mattina quando fa ancora buio e sentire il profumo di cannella, indugiare tra le lenzuola pigramente. Adoro l’autunno e quelle foglie gialle e rosse che volano leggere. l’arancio della zucca ed il marrone delle castagne sul divano con una coperta sui piedi. Una torta pere e cioccolato con il the bollente e il fumo che esce dalla tazza a fiori, il sapore del natale che si avvicina.

Perché potrei essere altrove ma potrei anche non essere qui e nemmeno troppo in fondo mi piace. Perché se fosse una stagione sarebbe proprio l’autunno. Romantico, come una commedia dal finale felice. In una dimensione ovattata nel disordine della fisica dove ci sono tempo ed attenzioni solo per le cose belle, quelle che hanno un profumo e una dimensione che solo se chiudiamo gli occhi e lasciamo scorrere l’immaginazione possiamo sentire e toccare. Un passata di colore ed una soltanto, sulle mie unghie pittate di viola e di rosa.

In verità non ero proprio sola. Con me c’era anche il mio pc. Non sapevo da dove iniziare, ma ero certa di volerlo fare: in sostanza,mi chiedevo se fosse il caso di dare corpo a quei pensieri vaganti ispirati dalla bellezza dell’autunno.

Ma ad un certo punto mi sono decisa a mettere giù tutto, nero su bianco. Le mani pittate di viola hanno iniziato a pigiare i tasti, prima assorte esse stesse nei loro pensieri, poi sempre più rapide e sicure, nella piena coscienza che fosse l’unica cosa da fare. Autunno. Con il primo calice di vino rosso che ti bagna le labbra senza chiedere permesso. E le domeniche pomeriggio a letto a sonnecchiare.

La vellutata di zucca per cena, e la coperta sulle gambe nude come metafora di questo autunno, e della nostra esistenza. Il profumo delle mele cotte nel forno, e della cannella nel cappuccino al mattino. Il cappotto color caramello che diventa una coperta di Linus ed il primo maglione sulla pelle nuda. E con me, in questo autunno, il desiderio, ora che la pelle si fa color latte, di dipingere le unghie come fossero fogli bianchi.

Con colori decisi, ma che sappiano assecondare i miei cambiamenti: d’umore e di cappotto. A loro, alle mie unghie, pensa Estrosa con gli smalti semipermanenti Wild Rose ( che indosso oggi), Savannah Night e Tribal Red della collezione Wild, ma anche con la nuovissima FW Collection “Rock” di Persistance 3 in 1, il nuovo smalto gel che unisce base, colore e lucidante in un solo prodotto, che prende vita in nuance dal sapore grintoso e vivace, come Glam Rock ( che indosso quest’oggi), New Romantic e Music Legend. Le stesse nuance della collezione “Rock” sono presenti anche nella versione smalto a lunga durata “Estremo”, per chi preferisce applicare lo smalto tradizionale senza però rinunciare ad una manicure impeccabile a lunga durata.

DRESS PINOKKIO

Ph./VIDEO MAX FIORINDO