Rimozione tatuaggio: come rimuoverlo anche se lo hai appena fatto
Per alcune persone il tatuaggio è quasi uno stile di vita, tanto da ricoprire tutto il corpo con disegni di ogni tipo. Per altre persone, invece, magari è più uno sfizio del momento, esaltante all’inizio ma che può portare spesso a pentirsi di questa scelta.
Inoltre, i tatuaggi sono tornati alla ribalta nel discorso pubblico dopo che l’Unione Europa, con una normativa uscita a inizio anno, ha vietato alcuni tipi di tecniche di tatuaggio, poiché dannose per la salute della pelle.
Nel web esistono realtà specializzate nella rimozione di tatuaggi. Tra queste, merita una menzione particolare rimozionetatuaggi.it. Si tratta di uno dei portali italiani più importanti dedicati al mondo della rimozione dei tatuaggi. Il sito è inoltre ricco di informazioni molto utili su come cancellare e rimuovere un tatuaggio appena fatto, le tempistiche, i prezzi e molto altro ancora.
I fattori da considerare per rimuovere un tatuaggio
Sono diverse le soluzioni per rimuovere un tatuaggio indesiderato. Alcune sono più datate e invasive, mentre altre sono più recenti e sfruttano le migliori tecnologie disponibili. L’efficacia di un sistema piuttosto che di un altro dipende da una serie di fattori.
Per esempio, sono da tenere in considerazione il colore e la quantità del pigmento. Il bianco e il giallo sono immuni a certe tecniche di rimozione, specialmente quelle che fanno uso di laser. La maggiore o minore quantità di pigmento invece determina la durata di rimozione.
Oltre al tipo di pigmento, un’altra variabile è la pelle su cui si trova. Il colore della pelle può essere una discriminante significativa, soprattutto nel caso di persone abbronzate, così come la presenza di cicatrici pregresse.
Infine, anche la posizione del tatuaggio è importante. Le mani e i piedi hanno bisogno di più tempo affinché la rimozione possa avvenire con successo.
Le tecniche di rimozione
Come detto poco sopra, ci si può avvalere di svariate tecniche per rimuovere un tatuaggio non più gradito.
Un primo approccio può essere l’escissione diretta. Si tratta di un intervento chirurgico applicato direttamente sulla pelle. È consigliabile in caso di tatuaggi di piccole dimensioni.
Un altro metodo, più datato, è la dermoabrasione, anch’esso un intervento chirurgico che consiste nel rimuovere in modo controllato gli strati superficiali della pelle.
Il metodo però più noto ed efficace per cancellare un tatuaggio è sicuramente il laser. Esistono in realtà più tipi di laser utilizzati dai centri di rimozione, e ognuno di loro ha proprietà e scopi differenti, che variano quindi le prestazioni, il tempo e il costo richiesto:
- Laser CO2: è il più datato e, anche se ha una sua efficacia, tuttavia non sempre riesce a rimuovere il tatuaggio per intero;
- Q-Switched: è ormai diventato uno standard molto noto dato che è veloce, non lascia bruciature sulla pelle e agisce su più colori contemporaneamente;
- Laser a picosecondi: ha prestazioni decisamente più elevate rispetto al Q-Switched, richiede meno sedute, ma il difetto più evidente è il costo, molto più alto rispetto ai metodi finora elencati.