Tavolini da salotto: lo stile su LoveTheSign, alessia milanese, thechilicool, fashion blog, fashion blogger

Tavolini da salotto: lo stile su LoveTheSign

Tavolini da salotto: lo stile su LoveTheSign, alessia milanese, thechilicool, fashion blog, fashion blogger
Li sentiva ticchettare ad ogni pagina. I loro piccoli artigli sembravano quasi stridere tra la carta stropicciata dal tempo, con un ritmo quasi cadenzato, facendo assomigliare quel rumore a quello della pioggia.
Non aveva idea di quanti fossero, e men che meno aveva intenzione di alzarsi dal divano in pelle nera, per afferrare quel libro e scoprire la natura di quei frammenti di storie che lasciavano traccia di sé fra le righe. Si sarebbero palesati da sole, prima o poi. In questo doveva avere fiducia.
Quelle piccole storie – a giudicare dal rumore e dai segni che lasciavano dovevano essere storie intense – di giorno sembravano assopirsi fra le pagine e non venivano a trovarla finché non si sedeva sul divano, con le gambe appoggiate sul tavolino in salotto.
Ma una storia arriva sempre, se è destino. Che tu decida di leggerla o meno, lei arriva.
Quella sera provò a resistere al libro con la copertina rossa ma alla fine cedette e lo aprì.

Leggere è come un viaggio che non ha mai fine. Il desiderio di perdersi in una storia, di dipingere un sogno, è indescrivibile a parole, un po’  come respirare. Con parole, frasi, o spesso piccoli pensieri.
La lunga scia di inchiostro di chi l’ha creata, quella storia, si è posata sul foglio candido per il desiderio di dare sfogo a qualcosa che albergava nel cuore e nella mente di chi l’ha scritta. E forse anche di chi la leggerà. Leggere. Cosa e come non importa, purché sia scritto.
Mi capita spesso di emozionarmi, leggendo. Per nuovi amori che prendono forma tra mille tempeste, fuori dalla finestra lasciata aperta, con le foglie smosse dal tempo passato; per battaglie vinte laddove solo il coraggio può tutto, per viaggi reali o immaginati dove la meta in realtà è il viaggio stesso. Dentro la stanza la radio era accesa. 
E ad emozione si aggiungeva a emozione, le note erano quelle di un pianoforte in lontananza, con le dita che si muovevano silenziose per raccontare desideri che non hanno mai cessato di essere tali. La tavola era apparecchiata, ormai pronta per la cena. Un altro sguardo alla finestra, con le foglie che ora erano immobili come ghiaccio steso ad asciugare. Ripensava a quella storia. Alle note di un pianoforte, del violino, di una chitarra strimpellata con foga quasi rabbiosa. Ma il suono che più la emozionava era quello del sassofono. Il sax è il suono caldo delle emozioni. La pelle d’oca le si aggrovigliava nelle braccia. Il sax è femmina: seduce con eleganza, affascina senza mai svelare del tutto, conquista con raffinata eleganza, nota dopo nota. A ben vedere, il sax è un po’ come la lettura: che siano appunti, racconti, ormai entrati dentro ad un quaderno, forse sbiadito, sono sempre una fonte inesauribile di gioia, dolore, e ispirazione. 
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Leggere offre emozioni. Un po’ indecifrabili a volte -non è sempre facile capire le ragioni del cuore-, più semplice percepire le stesse sensazioni con le scritture da poco tempo vissute. O immaginate. Perché scrivere, è realtà, ma anche immaginazione. Desiderio e voglia. Una forza nascosta, che esplode traboccando come un fiume in piena. 
Quante emozioni dentro una pagina. Un altro sguardo dal vetro, e da lontano, nel cielo ormai scuro della sera, le sembrava di scorgere il rosa del tramonto. Magari alla ricerca di un bacio rubato, un sorriso nascosto, uno sguardo rapito.Era tutto così semplice.  Le dita ripresero a sfogliare quelle pagine logore e consumate. le parole ripresero a fluire raccogliendo emozioni, come le ombre racconti di corpi che si inseguono al calar del sole. Leggeva quello che pensava. Che sognava. 
Leggeva. Creando nel suo animo inquieto emozioni impalpabili come una manciata di glitter su cui soffiare. Parole a cui ridare la dignità di sogni. Disegni fra pelle ed anima di profumi. Colori. Attimi. E anche qualche silenzio, in una porzione di casa solo sua. Casa dolce casa. Pagine (disordinate) di un diario, il mio, che prende forma fra outfit e quotidianità a casa. 
Crescere ha significato per me anche imparare ad assaporare l’atmosfera di casa, i suoi spazi, i rumori che ne sono l’essenza e tutto ciò che essa racchiude, una porzione di spazio e di tempo dove puoi e devi tornare nonostante tutto e nonostante tutti. Un divano la domenica pomeriggio, il tavolino del salotto nella pausa pranzo di un lunedì come tanti, il letto in quelle notti cui non puoi porre la parola fine, e forse è meglio così. Con il profumo di lavanda che lascia tracce di sé non appena apri i cassetti. 
Una casa disordinata, con i bicchieri della sera prima sporchi sul tavolo accanto alla tazzina del caffè della mattina dopo, con le finestre spalancate per sentire solo il vento. Non è mai semplice “raccontare” la casa, le emozioni che porta con sé, quel groviglio di pensieri, storie ed emozioni che prendono via tra le lenzuola e la cucina. Nella mia idea di casa però il salotto è tra gli angoli di questo mondo uno dei più belli. Per raccontarsi sapendo vivere di emozioni. 
Arredare casa è un po’ come dare forma piano piano ad una parte di sè, componendola a piccoli, lenti step, scegliendo tutto con cura. Il salotto è casa. E la casa è famiglia, in qualunque frammento di questo caos calmo che è il nostro universo. Il nostro punto fermo. Il tempo pare cedere la supremazia. Sembra prendersi una pausa. In salotto si ride. E si parla ancora di più anche quando c’è la musica troppo alta che per riuscire a capirci qualcosa devi quasi urlare. Il salotto rilassa e rallenta, come solo la casa e la famiglia possono fare.
Non sempre però lo spazio a disposizione è molto. Come arredare quindi un salotto in modo minimale ma al tempo stesso funzionale e pratico?
Per arredarlo si possono scegliere stili differenti, da quello più classico a quello più rustico o moderno e contemporaneo.
Un’idea eccellente è l’inserimento di un divano contenitore, per andare ad inserire tutto ciò che può servirci per i momenti di riposo e di relax. Anche un pouf contenitore dalle linee essenziali sarà sicuramente perfetto per completare l’ambiente. Oppure si potrebbe utilizzare mensole o mini librerie a parate che abbelliscono lo spazio e lo rendono particolare.
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Optare per colori chiari e neutri, sia per le pareti che per l’arredamento, per dare la sensazione che lo spazio sia più ampio. Sfruttare i faretti al posto dei lampadari, magari puntati verso il soffitto, per allungare la linea visiva verso l’alto: danno l’idea di uno spazio più ampio.
Pochi mobili, solo quelli essenziali: scegliere quelli indispensabili e prediligete uno stile minimalista ed essenziale di buona fattura, moderni e da un design accattivante.
Sono utilissimi gli arredi multifunzionali e trasformabili, come un tavolo consolle, o un tavolino basso che renda le tue serate rilassanti e serene, sorseggiando una bevanda da soli o con i tuoi amici, come quelli che potete trovare in LoveTheSign, capace all’occorrenza di trasformarsi in un comodo tavolo da pranzo, o ancora un pouf contenitore, porta-riviste, svuota-tasche, base su cui esporre piante, foto o gli oggetti più cari.
Tra i materiali, quelli leggeri e trasparenti come il vetro faranno al caso vostro.
Obiettivo? Avere un salotto minimal ma arredato con stile!
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One comment

  1. Cristina
    Dicembre 30, 2017 at 2:03 pm

    bello questo sito 🙂 io per ispirarmi un po’ do spesso un’occhiata a https://www.homelook.it/ispirazioni e lo stesso ho fatto a proposito di Natale 🙂

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