Tecnologic@mente e i 50 anni della ‘Programma 101’ Olivetti
Il week end scorso ero a cena da amici: torte salate, grigliata di carne e vino rosso generoso. I soliti amici di sempre ma anche Sergio e Anna.
Sergio docente di informatica alle superiori e Anna maestra ma già in pensione (beata lei). Tra una chiacchierata e l’altra e un calice di vino rosso, Sergio ci ha raccontato come ha visto negli anni muoversi la tecnologia. Dai primi elaboratori a schede, dal primo computer progettato, (ma chi lo sapeva?), da un italiano presso il centro di ricerca della Olivetti.
Si tratta dell’ing. Pier Giorgio Perotto, nato a Torino, si laurea nel 1952 in Ingegneria elettrotecnica al Politecnico di Torino, dove l’anno successivo ottenne una laurea in ingegneria aeronautica. Perotto venne assunto nell’aprile del 1957 all’Olivetti, dove iniziò a lavorare nel Laboratorio di Ricerche Elettroniche di Barbaricina, vicino Pisa. Collaborò alla produzione dell’Elea 9003, un avanzato calcolatore elettronico.
Nel 1962 inizia il progetto della Programma 101, terminato nel 1965 all’epoca della sua uscita con presentazione alla Fiera di New York del 1965. Ritenuta il primo personal computer, la macchina, ribattezzata nell’ambito dei progettisti Perottina, venne usata anche dalla NASA per la missione Apollo 11. Per la P101 l’ing. Perotto inventa anche la cartolina magnetica, componente standard nei primissimi PC.
Ing. Perotto e il suo gruppo.
(foto tratte dal sito http://www.museotecnologicamente.it/)
L’idea all’origine della progettazione della Programma 101, secondo il racconto di Perotto, muoveva dalla considerazione che si era completamente estranei al concetto di informatica distribuita, che comportava capacità di elaborazione e di immagazzinamento dati su un’unica macchina a disposizione dell’operatore e che, anche nel caso si fosse realizzata una macchina del genere, si riteneva essa dovesse essere più appannaggio di ambienti scientifici che non intesa come un normale strumento di lavoro quotidiano. La Programma 101 voleva quindi essere un prodotto di largo consumo capace di venire incontro alle necessità operative del più alto numero possibile di persone.
L’Olivetti Programma 101, o P101, è stato il primo personal computer al mondo, sviluppato dalla ditta italiana Olivetti negli anni tra il 1962 e il 1964 e prodotto tra il 1965 e il 1971.
Oltre che ad avere un disegno avveniristico, la P101 è stato il primo calcolatore commerciale ad essere digitale e programmabile, piccolo ed economico: il primo personal computer.
Della Perottina e della sua ideazione Pier Giorgio Perotto affermò:
«Sognavo una macchina amichevole alla quale delegare quelle operazioni che sono causa di fatica mentale e di errori, una macchina che sapesse imparare e poi eseguire docilmente, che immagazzinasse dati e istruzioni semplici e intuitive, il cui uso fosse alla portata di tutti, che costasse poco e fosse delle dimensioni degli altri prodotti per ufficio ai quali la gente era abituata. Dovevo creare un linguaggio nuovo, che non avesse bisogno dell’interprete in camice bianco»
Il primo computer da tavolo al mondo, i cui concetti di base erano simili a quelli dei personal computer di oggi, è esposto al MOMA di New York.
In occasione dei 50 anni della Olivetti Programma 101 e dei 10 anni di Tecnologic@mente la Fondazione Capellaro celebra i due anniversari con due giornate dedicate rispettivamente a Natale Capellaro e alla Programma 101, nonché una mostra su lavoro e innovazione in Canavese che si svolgerà nelle vetrine della Città per concludersi nelle sale di Tecnologic@mente.
“La Fondazione Natale Capellaro è nata nell’autunno 2008 con l’obiettivo di promuovere la conoscenza del genio innovatore di Natale Capellaro, dei valori olivettiani e più in generale della cultura tecnico scientifica.
Dalla vita e dall’approccio pragmatico e idealista al tempo stesso di Natale Capellaro, la Fondazione prende spunto per le proprie attività. Ispirandosi anche ai principi dell’Interaction design, community approach e ubiquitous museum, la Fondazione Natale Capellaro rivolge la sua attenzione principalmente ai bambini e ai giovani, con l’obiettivo di favorire e promuovere: la promozione dei contenuti del Laboratorio Museo e della cultura tecnico-scientifica, con particolare riferimento alle scuole; la valorizzazione del patrimonio tecnologico e industriale, locale e nazionale; la diffusione e l’applicazione dell’uso ragionato delle nuove tecnologie in classe, con progetti didattici studiati per ogni fascia d’età.“
Tecnologic@mente
Museo che non è solo un luogo in cui sono conservate tracce del nostro passato industriale, anche una
Collezione ragionata di quello che è stata la produzione Olivetti negli anni: macchine per scrivere, macchine da calcolo, contabili e elaboratori elettronici, e
Didattica con un laboratorio rivolto prima di tutto alle scuole e alle nuove generazioni. Giochi, esperimenti, attività per imparare assieme la grande lezione olivettiana: la tecnica è uno strumento al servizio della persona, della sua sensibilità, della sua natura unica e irripetibile.
Per chi è interessato alla tecnologia e conoscere il passato per comprendere meglio il futuro.
Ciao Alessia, bello questo post, trovo interessante la storia dell’informatica italiana, questi enormi computer grandi come stanze, di cui quasi non capisco il senso (non ho per niente una mente matematica) in qualche modo mi affascinano! Soprattutto se questa storia si intreccia con quella della mia città, luoghi qui citati (il quartiere di Barbaricina!) così vicini ai luoghi della mia vita, poi il mio babbo ha lavorato per 38 anni a Ingegneria (passando da Macchine a Energetica, oggi non so cosa resta di quei dipartimenti…). Spesso vado al Museo del Calcolo di Pisa, soprattutto l’estate quando organizzano serate di musica elettronica nel giardino un po’ decandente dei Vecchi macelli, e una visitina al CEP, il primo computer italiano costruito a Pisa, la faccio sempre.. Sono incredibili quegli intrecci di cavi, tutte quelle valvole… Bellissimo!
Ecco, ora ne so di più su questo argomento per me sempre ostico!!!
Bacio
TruccatiConEva
Bellissimo e buon compleanno Olivetti…la storia della tecnologia 🙂
http://www.robyzlfashionblog.com
Molto interessante questo post, è importante riflettere anche sul progresso tecnologico e le sue conseguenze nelle nostre vite!
Giovanna
http://www.sbirilla.blogspot.it
mi hai fatto ricordare la mia vecchia olivetti…
Ricordo di aver imparato a scrivere su una macchina Olivetti! Baci
Mi piacerebbe tantissimo visitare il museo. Non sapevo neanch’io che di questa straordinaria avventura tecnologica dell’Olivetti.
Molto bello questo racconto, dovremmo essere orgogliosi che il primo personal computer sia stato progettato in Italia e da un team tutto italiano. Bravi!
un progetto molto interessante, io non ne sapevo nulla!
http://www.alessandrastyle.com
Che bello, devo dirlo al mio ragazzo lui va pazzo per questo genere di cose!
molto interessante conoscerne la storia, Olivetti è uno dei marchi di eccellenza italiana!
non avevo mai sentito parlare di questo programma 101!
l’ennesima dimostrazione che l’eccellenza italiana c’è ma che in pochi lo sanno!
Un progetto davvero interessante!
http://www.thefashionshadow.com
Non ne ero a conoscenza. Ottimo post 😉
Cara Ale, complimenti per questa “sintesi di carattere informatica”, … mi riporti indietro nel tempo, quando nel ’74 studiavo per il biennio d’ingegneria al Politecnico di Torino!
Che tempi, … ho studiato e visto la famosa “Perottina”, peccato che l’Olivetti, per motivi che non sto a discutere, sia stata superata prima dalla statunitense Apple e successivamente dalla Britannica Amstrad. Pensare che il il primo PC era tutto italiano e siamo riusciti a farci surclassare!
Salvo
Una storia bella ed interessante.
Brava Alessia di avercene parlato.
Un bacio,
Eni
Eniwhere Fashion
Eniwhere Fashion Facebook
Che bei ricordi le macchina da scrivere Olivetti.
Notte Ale
http://www.angelswearheels.com
Non ho mai sentito parlare prima di questo programma! Ottimo post!
Baci
http://www.mammaaltop.com
E’ stato bellissimo Alessia, quanto ho imparato. E già… 50 anni non sono pochi.
Un bacione
Maggie D.
Fashion Blog Maggie Dallospedale fashion diary
ho ancora una vecchia macchina da scrivere Olivetti qui, quanti ricordi 🙂
baci
Interessantissimo!
Kiss
Olivetti è da sempre simbolo del l’eccellenza italiana nel mondo! Un marchio di cui andare molto fieri!
Veronica http://www.thecurlyway.com
Quanti ricordi e che bel progetto! Kiss kiss Silvia
“Dolcetto o Scherzetto? La nostra festa di Halloween.” ora sul mio blog http://www.littlefairyfashion.com
molto bello conoscere la storia
http://unconventionalsecrets.blogspot.it/
Da donna informatica non posso che apprezzare articoli come questo <3
http://www.larmadiodivenere.com
Un progetto davvero interessante e poi…Olivetti è Olivetti. xoxo rita talks
Interessantissima la storia e davvero un bel progetto interessante, grazie per il post!
Style shouts
Molto interessante conoscere la storia di un’eccellenza italiana come Olivetti!
Style shouts
very nice post
like it
xx
http://www.thedesire.es
wow grazie mille per averci fatto conoscere la storia, ho imparato moltissimo!:)baciiii
io ho avuto macchine da scrivere olivetti e pc olivetti.. ancora ricordo quei dischetti da inserire nel motore del computer… come vola il tempo.. Auguri Olivetti
Klay
Ciao cara, buon venerdì!
Kiss
Chiara
http://www.shesinfashionblog.com
Da qualche parte in cantina ho la mia bellissima macchina da scrivere Olivetti che mi avevano regalato per la promozione di terza media!!
http://www.drunkofshoes.com
Conservo ancora la mia macchina da scrivere Olivetti regalo del mio papà.
Baci
http://www.mammachefashion.com
Ricordo di aver sentito parlare di questa storia in un film, davvero interessante e poco conosciuta!
Molto interessante questo tuo articolo, io ho un bellissimo ricordo della mia prima macchina per scrivere Olivetti, quanto la amavo! (era già un po’ più moderna delle classiche però!)
I really love you 🙂
Can you follow me? I follow you 🙂
If you comment my post, I will comment your five posts! 🙂
http://www.sandrakopko.com/2015/10/black-look.html
ma sai che io a lavoro uso ancora una vecchia olivetti?
INDUSTRUTTUBILE!
xoxo
è sempre interessante scoprire nuove cose!!! grazie Ale
Mi piacerebbe tantissimo visitarlo. Sono da sempre affascinata alla storia dell’Olivetti!